Kirchenmusik in st. Karl Borromäus, Wien IV

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Bella  l’ esperienza viennese che ha portato il coro polifonico S. Francesco di Assisi (M° Maria Cristina Luchetti) e il coro di Farfa (M° Francesco Lupi) ad eseguire  la Missa in C Dur Kv 317 di W. A. Mozart e l’”Halleluja” di G.F: Händel diretti dal M° Ricardo Alejandro Luna l’8 Dicembre presso St. Karl Borromäus.

L’opera fu composta da Mozart all’età di 23 anni nel periodo seguente al ritorno del compositore a Salisburgo, nel gennaio 1779, dopo 18 mesi infruttuosi a Parigi e Mannheim.

La Messa detta dell’incoronazione potrebbe essere stata composta ed eseguita il 20 giugno per la commemorazione dell’incoronazione dell’immagine sacra di Maria conservata nel santuario di Maria Plain a Bergheim (Austria) vicino  Salisburgo. Recenti studi rilevano invece l’infondatezza di tale ipotesi vista la distanza cronologica fra il termine del lavoro di composizione (23 marzo) e l’inizio dei festeggiamenti (27 giugno) e l’organico, troppo imponente per la piccola chiesa di Maria Plain.

La messa destinata forse  alla liturgia pasquale ha  un impianto orchestrale importante, la cui forma  è quella della Missa brevis.

L’opera, inizia con il Kyrie il cui incipit mette lo spettatore nella condizione  di immaginarsi l’apertura di un sipario che costituirà la premessa di ciò che avverrà in corso d’opera. Inoltre, diverse parti della Messa ricordano temi musicali di opere liriche successive, come ad esempio l’assolo solista dell’Agnus Dei è molto simile all‘aria per soprano “Dove sono i bei momenti” de Le nozze di Figaro.

L’Hallelujah è il brano più celebre dell’oratorio Messiah, che conclude la seconda delle tre parti dell’opera. La melodia dell’Halleluja venne poi ripresa dallo stesso Händel nel concerto per organo e orchestra HWV 308. In alcuni Paesi è d’uso che il pubblico si alzi in piedi durante questa parte dell’esecuzione. La tradizione vuole che il re Giorgio II quando sentì questo coro per la prima volta era così agitato che balzò in piedi, seguito da tutti gli altri.

 

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